Le matite per disegnare sono senza dubbio lo strumento principe dei corsi di disegno e pittura di Bioforme che si svolgono a Milano presso la sede dell’Associazione in Via Aosta 2.
Ci è sembrato opportuno perciò, soddisfare la curiosità di molti allievi che si chiedono come nascano e siano prodotti questi fantastici strumenti di espressione e creatività.
Per questo abbiamo trascritto, più o meno fedelmente, il bel video esplicativo che potete vedere in fondo all’articolo e che spiega il moderno processo industriale che porta alla creazione di una matita da disegno in legno detta anche lapis.
Il compleanno della matita di solito si festeggia il 10 settembre, giorno in cui – nel 1795 – il francese Conté ne mise a punto la produzione.
Buona lettura e buona visione!
Indice dei contenuti
L’invenzione della matita moderna
Il piombo all’interno di una matita in realtà non è piombo. Si tratta di grafite, un materiale scoperto in Inghilterra a metà del XVI secolo.
Nel 1795 un chimico francese inventò un nuovo tipo di mina per matita: mescolando polvere di grafite e argilla e cuocendola in forno, divenne possibile produrre mine di diversa durezza. Maggiore è la percentuale di argilla, maggiore è la durezza della mina e cioè quella che più comunemente viene detta anche durezza della matita.
Per quanto riguarda l’Italia, i maggiori giacimenti di grafite sono situati sotto il monte Amiata, nel monte Pisano e nelle Alpi Occidentali.
Il legno di cui sono fatte le matite
Per il corpo esterno della matita serve un legno sufficientemente tenero da poter essere temperato ma abbastanza resistente da non piegarsi. In questa fabbrica tedesca di matite si usa legno di cedro della California, con uno spessore di 5 mm, già tagliate in tavolette di 18 cm x 7.
Più in generale, i migliori legni attualmente utilizzati per la produzione di matite sono il cedro di Virginia (proveniente per la maggior parte dal nord America ma coltivato anche in Europa) e la cedrella della California (coltivato prevalentemente in California, Oregon e Nevada).
Il processo di produzione delle matite per disegnare
Una dopo l’altra le tavolette passano sotto un’enorme lama circolare. Essa scava solchi che costituiscono il canale centrale nel quale sarà contenuta la mina. Il macchinario successivo riempi i solchi con una colla speciale leggermente elastica. Essa protegge la mina minimizzando il rischio di una sua rottura all’interno del canale.
Una tavoletta su due raggiunge un altro nastro trasportatore, quelle che rimangono su questa linea si dirigono verso la macchina che le dota di mina. La mina è costituita da un composto di grafite e argilla cotta in forno a oltre 800 gradi centigradi. La ruota che monta le mine è carica di cilindri di grafite, le mine sono posizionate in corrispondenza delle scanalature delle tavolette di legno. Il procedimento è lo stesso per le matite colorate soltanto che le mie sono fatte di cera, argilla e pigmenti senza alcuna cottura.
E le tavolette deviate sull’atro nastro trasportatore?
Un braccio automatico le capovolge, le fa scivolare su di un applicatore di colla, e infine le posa sulle tavolette dotate di mine che giungono dal primo nastro trasportatore. Le prime fasi della lavorazione culminano in questo sandwich di legno che racchiude la mina.
Uno stantuffo unisce le due metà di ogni sandwich con una pressione pari a una tonnellata. Le tavolette sono compresse per un’ora per dare alle tavolette il tempo di asciugarsi. Successivamente arriva il momento di trasformare i sandwich in matite. Questa macchina conferisce loro la forma esagonale in due fasi: prima la lama superiore forma tre lati nella parte superiore, quindi la lama inferiore fa la stessa cosa nella parte inferiore.
Il collaudo manuale delle matite
Non appena la parte inferiore è tagliata, le matite si separano. Un addetto preleva una matita campione da ogni partita prodotta, la tempera manualmente per verificare la qualità della mina, quindi esercita una forza sulla punta fino a quando essa non si spezza. Per superare il collaudo, una matita deve sopportare una pressione di almeno 10 kg.
La laccatura
Quindi è il momento di rivestire il legno nudo, una alla volta le matite passano in un dispositivo detto laccatrice.
La laccatrice riveste il legno di vernice. In questo caso gialla. Occorrono 4 strati di vernice per coprire completamente in legno. Una quinta laccatrice dipinge le strisce nere marchio di fabbrica di questa azienda. Una sesta laccatrice completa la laccatura con uno strato di vernice trasparente. Successivamente le matite si dirigono verso una stampatrice a ritmo di 500 matite al minuto, la macchina trasferisce termicamente caratteri da una pellicola di plastica al legno dipinto.
La gomma e la punta
Ed ora l’ultima tappa, il montaggio della gomma.
La macchina applica alle estremità della matita una fascetta di alluminio poi vi inserisce un cilindro di gomma per cancellare. Alcune matite, invece della gomma, hanno la sommità dipinta. il colore indica la durezza della mina e dopo uno strato di sigillante trasparente le matite ricevono più mani di vernice del primo colore una volta asciugatesi, ricevono un secondo colore e infine strato di lacca lucida.
Le matite a questo punto sono pronte per dirigersi verso la macchina che le tempera. Mentre ruotano diventano perfettamente appuntite.
Belle e funzionali le matite per disegnare di oggi sono certamente dei piccoli capolavori.
Matite a mina dura
Se desideri un tratto di precisione, sottile e leggero le matite a mina dura (come la 9H) sono quello che ti serve. Sono utilizzate spesso nel disegno tecnico ed hanno il vantaggio aggiuntivo di non sporcare il foglio.
Si usano anche nel disegno artistico specialmente durante la preparazione delle forme quando il disegno sarà complesso. Le matite a mina dura hanno infatti un tratto poco marcato che viene facilmente coperto da linee successive. Può essere anche cancellato o lasciato a vista. A Bioforme si insegna a lasciare visibili le linee che hanno portato al risultato finale. Essendo estremamente dure, uno svantaggio di queste mine è che non ti permettono di applicare molta pressione sul foglio perché si rischia di lasciare dei solchi irreversibili.
Matite a mina morbida
Per ottenere un tratto molto scuro e intenso devi usare una matita a mina morbida, molto friabile (come la EE). Per questo motivo si usa per i chiaroscuri e tracciare linee più spesse e marcate. Bisogna fare attenzione perchè a causa della morbidezza si rischia di sporcare il foglio e creare degli aloni. Perciò fai attenzione a dove poggi la mano per non ritrovarti con delle sbavature non desiderate. Le matite a mina di durezza media (come la 2B, B e HB) sono quelle più versatili. Sono adatte sia per i principianti sia per i professionisti che hanno bisogno di una matita che permetta una varietà di effetti sufficientemente ampia.
Per la buona riuscita di un disegno è importante scegliere la matita più adatta per gli scopi che ti sei prefisso.
Quali matite usare per disegnare
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