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Circa Giovanni De Bernardi

Laureato in economia politica, giornalista, vive le sue prime esperienze professionali nel mondo delle imprese. Si occupa prima di amministrazione e in seguito di marketing, comunicazione e SEO. Nel 2007 incontra Jurek, frequenta i suoi corsi di arte applicata e nel 2009 ne diventa uno dei principali soci e collaboratori. Trasferitosi in Danimarca nel 2016, continua a collaborare con Bioforme, curandone la comunicazione online con immutata passione.

Manualità vs tecnologia

Un falso dilemma [box] Guardate questo video (in inglese) dal titolo Did you Know?. Contiene numerose domande che ci costringono a riflettere sulla velocità dei cambiamenti tecnologici e certo vi domanderete che relazione c'è con Bioforme, uno studio d'arte, un laboratorio artigianale dove la tecnologia, pur non rifiutandola, viene usata con parsimonia, sempre in modica quantità. La nostra risposta è legata alla profonda consapevolezza che in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia e condizionato dai continui cambiamenti, riscoprire le proprie capacità manuali sia fondamentale per potenziare le nostre abilità creative e il nostro potere di immaginazione: strumenti fondamentali per affrontare e anticipare i problemi di qualsiasi natura da nuove angolazioni, con la consapevolezza che ciascuno può essere risolto in diversi modi. Creatività, immaginazione e consapevolezza sono letteralmente nelle nostre mani. Usiamole il più possibile e non deleghiamo ad altri ciò che possiamo fare noi stessi, perchè significherebbe soffocare i nostri talenti.  [/box]  

Cavalletto pittore

Uno strumento indispensabile per disegnare e dipingere Perchè gli artisti usano sempre il cavalletto? Sei un aspirante artista o semplicemente ami dipingere quadri e disegnare nel tempo libero? Non importa chi sei, i  treppiedi di legno ossia i cavalletti per dipingere servono a tutti, artisti e appassionati. Il cavalletto da pittore o da disegno è spesso un semplice treppiede. Ti aiuta ad avere una vista il più chiara possibile dell'area su cui va a disegnare o a dipingere. Se non possiedi un cavalletto per disegnare,  comincia sedendoti con una tavola appoggiata sulle gambe. Ma di cavalletti per dipingere ce ne sono comunque di diversi tipi e prezzi, tante sono le offerte sul mercato, dai più economici a quelli dal costo più elevato. Continua a leggere per spazzare via ogni dubbio e capire finalmente quello che fa per te. Cavalletto da pittore: tipologie Ecco principali tipi di cavalletto da pittore. Cavalletto da studio  Il cavalletto per pittori da studio è [...]

L’Arte come medicina

[box] Il primo post del 2013 è dedicato alle interessanti riflessioni di Carlo Ferrara, allievo dei corsi di falegnameria creativa Bioforme, che ci ha gentilmente autorizzato a pubblicare questo suo scritto. Crediamo che contenga  considerazioni che potrebbero essere utili per approfondire il senso dei propri obiettivi per il nuovo anno. Buona lettura. [/box] [box] L’Uomo Ci scordiamo di essere Uomo. Ci scordiamo di essere Uno. Ci pensiamo divisi in due. Corpo e anima, fisico e mente. Crediamo che appartengano a due mondi da tenere separati. Ci scordiamo dello Spirito, del Cuore, che solo li può tenere uniti. Facciamo lavori in cui utilizziamo solo l’intelletto, o lavori in cui utilizziamo solo la manualità. Releghiamo il cuore ad una parte della nostra vita, e spesso cerchiamo di prostituirlo agli interessi degli altri due. Perdiamo così il ruolo creativo che ci è proprio. Ci trasformiamo in una fredda macchina. Il lavoro perde la sua funzione nobilitante e diventa così alienante: ci rende altro [...]

Nulla dies sine linea

L'esercizio nel disegno Quanto è importante l'esercizio nel disegno? La risposta è scontata, ma forse è meglio ricordarla, soprattutto a noi stessi. A questo proposito vale la pena ricordare l'aneddoto di Apelle, famoso pittore greco del quarto secolo prima di Cristo. Apelle andò in visita allo studio di Protogene che però era assente. Come segno del suo passaggio, Apelle decise di  tirare una linea sottile e ben dritta su un quadro. Protogene al suo ritorno su quella linea ne tirò un'altra più sottile dividendo in due quella precedente. Raccolta la sfida, Apelle tornò da Protogene e sopra vi tirò una linea ancora più sottile che divideva in due quella di Protogene. Secondo Plinio il Vecchio che lo racconta nella sua Storia Naturale, pare che Apelle non lasciasse passare alcun giorno senza esercitarsi a tirare almeno una linea, da cui la massima nulla dies sine linea. Nei corsi di disegno di Bioforme il Maestro Jurek invita ad esercitarsi [...]

Lavorare con le mani

Utensili per lavorare il legno Abbiamo già parlato degli attrezzi tipici del falegname, ma non potevamo non pubblicare questa bellissima immagine che riassume in modo mirabile tutti gli utensili per lavorare il legno di tipo manuale indicandone i rispettivi nomi. A cosa ti serve davvero conoscere i principali utensili e accessori da falegname? Seguimi e lo scoprirai presto. Conoscere gli strumenti della falegnameria tradizionale è il primo passo per avvicinarsi a questa attività, che esalta le capacità manuali dell'uomo e per questo stesso motivo diventa fonte di inesauribile gratificazione. Come lavorare il legno Nei corsi di lavorazione del legno di Bioforme, per esempio, pur cercando di utilizzare per lo più utensili manuali, tipici strumenti fai date, si ricorre anche a qualche elettro utensile di piccole dimensioni e semplice manutenzione. Del resto Bioforme non disdegna affatto la tecnologia, ma cerca di utilizzarla con un approccio creativo (vedi ad esempio le grandi possibilità decorative di una fresatrice) e in [...]

Se io fossi un falegname

...così cantavano i Dik Dik negli anni '60 [box] Dopo De Andrè con la sua canzone Maria nella bottega del falegname , è la volta dei Dik Dik a ricordare la figura di questo artigiano in un testo musicale. Quella dei Dik Dik è la versione italiana di If I were a carpenter di Tim Hardin. Se io fossi un falegname / Cover di If I were a carpenter - Tim Hardin (Cassia - JT. Hardin - Mogol) Se io fossi un falegname e tu una signora tu credi davvero che mi vorresti ancora... avresti negli occhi la stessa dolcezza oppure sarebbe soltanto tristezza... no non mi rispondere forse non lo sai preferisco non crederlo non rispondermi mai... no non mi rispondere forse non lo sai preferisco non crederlo non rispondermi mai... Se tu amassi un povero dimmi saresti tu o saresti un'altra che vorrebbe di piu' e quello che ti offro e' importante per te o vivi soltanto veramente [...]

Maria nella bottega del falegname

di  Fabrizio de André In questo blog dove si parla anche di falegnami, falegnameria e lavorazione del legno, rendiamo omaggio a un grande artista italiano che ha dedicato una delle sue meravigliose canzoni - Maria nella bottega del falegname - proprio al falegname più famoso della storia antica. «È un dialogo tra Maria, il falegname e la gente. Il ritmo è cadenzato e monotono, così che trasmette l'idea del battere del martello del falegname [...]. L'orizzonte è universale e il lavoro del falegname diventa una lente attraverso la quale si vedono le ingiustizie e gli orrori delle guerre ("Falegname costruisci le stampelle / per chi in guerra andò? / Dalla Nubia sulla mani a casa ritornò"). Alla fine il legno sembra quasi prendere vita e comincia a parlare per raccontare le storie e tragedie che si consumano su di esso. Si raggiunge l'apice quando il falegname svela a Maria che una delle tre croci che sta preparando sarà usata per [...]

Il segreto professionale di John Berger

Sul disegnare Ci sono aspetti della pratica del disegno che è molto difficile illustrare. Nei corsi di disegno che si svolgono a Milano presso la sede di Bioforme, il Maestro Jurek Sztekiel si sofferma spesso sull'importanza del guardare e sulla qualità che l'osservazione deve avere. Mi sono imbattuto in questo breve scritto pubblicato all'interno del libro Sul disegnare di John Berger, edito da Libri Scheiwiller. Credo che riassuma in modo esemplare un aspetto tra i meno noti, ma più affascinanti della pratica del disegno. "Il farsi di un'immagine comincia interrogando le apparenze e  tracciando dei segni. Ogni artista scopre che il disegno - quando è un'attività necessaria - è un processo a doppio senso. Dise­gnare non è solo misurare e annotare, è anche ricevere. Quando l'intensità dello sguardo raggiunge un certo grado, diventiamo consapevoli che un'energia altrettanto intensa viene verso di noi, attraverso l'apparenza di quello che stiamo scrutando. L'intera opera di Giacometti ne è la dimostrazione. L’incontro di queste [...]

Lavoro manuale – riflessioni di Mauro Corona

L'ultimo falegname Il letto di ciliegio che allunga le nozze di Mauro Corona [articolo tratto da La Repubblica del 27 gennaio 2008] Negli interessanti e istruttivi programmi culturali di tele-visione pubblica e privata, tra grandi fratelli, sorelle, cugini, isole, veline esalti ebani e quiz e altre robe senz'altro molto buone, manca un programma che si potrebbe chiamare Mani perdute. In Italia, ma forse nel mondo, stiamo perdendo l'uso delle mani e pare che nessuno se ne accorga. Perché allora non inventare un programma dove una troupe televisiva gira la no-stra vecchia penisola a intervistare e poi far vedere gli ultimi sopravvissuti che ancora fanno qualcosa con le mani? Chissà, potrebbe darsi che qualche giovane, vedendo Mani perdute, possa prendere passione e magari imparare uno di quei mestieri che ormai stanno scomparendo dalla nostra cultura. Prendiamo a esempio il falegname. Ce n'è più pochi ormai di falegnami in giro. I "marangons" li chiamavano in Friuli. Una volta, nei paesi di montagna, [...]

Jurek Sztekiel – UNA RETROSPETTIVA, 1980-2012 

Inaugurazione Mercoledì 3 Ottobre ore 18,30 fino al 17 Ottobre 2012 Jurek Sztekiel, scultore, pittore, disegnatore, maestro d’arte, si colloca, quanto a pertinenza espressiva, nella perfetta sua indifferenza al riguardo, nel magma eclettico del post-moderno. Non gli appartiene l’ascesi concettuale iconoclasta, ama per contro l’oggetto, le proprietà tattili e olfattive del suo materiale d’elezione, predilige le sinuosità e ogni ortogonalità è bandita dal suo teatro di forme. Un alto grado di manualità unita a una visionarietà eccitata producono il miracolo di trasformare un  multistrato di pioppo o un blocco di medium density in una stupefacente forma polita. Accattivante ma non complimentosa, talvolta beffardamente dada ma più empatica, più coinvolgente. Del suo paese d’origine, la Polonia, ha assorbito la tradizione del grottesco (Kantor, Mrozek) fondendo la forte alterazione espressionista con una fluente e liquida imagerie surrealista (Dalì), particolarmente evidente, quest’ultima, nel design di una coppia pensile di casse hi-fi, presente in mostra. Design, certo, che il maestro porta a effetto non [...]

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