Gommalacca dove si trova, come si prepara, come si usa
La gommalacca è un argomento che appassiona spesso gli allievi dei corsi di falegnameria di Bioforme che si tengono a Milano, nella sede di Via Aosta, 2.
E’ per questo motivo che ho pensato di scrivere questa breve guida. Partiamo da alcuni accenni storici per finire con qualche utile consiglio sulla sua preparazione e sul suo uso.
Sei pronto? Si comicia.
Indice dei contenuti
Che cosa è la gommalacca.
La gommalacca è una resina organica prodotta da un insetto che si chiama Tachardia lacca e appartiene alla famiglia della Cocciniglie. La gommalacca è di fatto un polimero naturale ed ha una composizione chimica simile a quella dei polimeri sintetici, ed e quindi può essere considerata anche una sorta di plastica naturale.
La Tachardia lacca prospera su una varietà di piante dell’India e delle regioni limitrofe.
Lac, parola di origine sanscrita che significa centomila (lakh) è il nome della sostanza resinosa di colore rosso violaceo scuro con la quale l’insetto si protegge creando una specie di scudo.
Questo è il materiale grezzo da cui si ricava la gommalacca e contiene, oltre alla resina, anche resti vegetali e dell’insetto stesso. Dopo essere stato lavato e setacciato viene messo in commercio come gommalacca naturale o grezza.
Cenni sull’origine e la storia della gommalacca
Pensa che in origine la raccolta e lavorazione della gomma lacca non avveniva per la resina, ma per la sostanza colorante che dà alla resina il suo caratteristico colore.
Alcuni ritiengono che l’uso come tintura possa risalire ai primi secoli dopo Cristo se non prima.
Hai mai sentito sentito parlare della lacca rossa?
La tintura rimase una merce di valore fino a metà ottocento. Poi il chimico inglese W. H. Perkin sintetizzò il primo colorante artificiale della storia, la prima anilina. L’anilina distrusse il commercio della lacca rossa, ma non fece altrettanto con la produzione della gommalacca perché a quel tempo, l’utilizzo della resina era già consolidato.
L’uso della gommalacca come vernice per mobili si affermò agli inizi dell’800, quando rimpiazzò quasi completamente gli altri metodi, a cera o con olii benché fosse stata usata in Occidente fin dal ‘600, ad esempio nella liuteria. Rimase poi la finitura per legno piú diffusa fino agli anni ’20 e ’30 del ‘900, quando venne sostituita dalla lacca alla nitrocellulosa.
Gommalacca a cosa serve
La gommalacca dunque è molto usata nella lavorazione e nel restauro del legno e nella produzione di vernici per liuteria. Ma questi non sono i soli settori dove viene utilizzata. Essendo commestibile, la si trova molto presente nel settore dell’industria alimentare. La gommalacca è impiegata infatti come additivo e agente lucidante per gomme da masticare, pillole e caramelle. Infatti, è classificata come additivo alimentare con il numero E904. Nell’industria della cosmesi naturale si usa come lacca per capelli. La gommalacca infine, è stata usata nella produzione dei dischi grammofonici fino al 1950 circa.
A titolo di pura curiosità, ricordiamo anche che “Gommalacca” è il titolo di un interessante disco realizzato da Franco Battiato nel 1998. Quindi non stupitevi se su Google troverete anche informazioni relative a questo album musicale quando cercherete ulteriori informazioni su questa resina.
La gommalacca in commercio oggi
La gommalacca è in commercio oggi è per lo più sotto forma di scaglie. Normalmente si tratta di scaglie di gommalacca comune, dal colore marrone con riflessi arancioni che, una volta applicata, dà al legno delle tonalità arancio-dorate.
Sul mercato si trovano in realtà diverse varietà di gommalacca.
Queste si differenziano essenzialmente per:
- il colore
- il tipo di pianta di cui l’insetto si è nutrito
- le particolari condizioni climatiche
- la specifica regione dove la raccolta è avvenuta
Come si prepara la vernice di gommalacca
Il solvente usato per preparare la vernice è l’alcool etilico. Questo vale anche per quasi tutte le gommalacche pronte all’uso premiscelate vendute in commercio.
La miscelazione è molto semplice e puoi tranquillamente procedere da solo seguendo queste istruzioni:
- Prendi un contenitore di vetro o plastica
- Versa la quantità desiderata di scaglie
- Aggiungi l’alcool
- Agita per qualche minuto
- Lascia riposare per 15 minuti
- Agita ancora
- Lascia riposare per ameno altri 15 minuti
- Se vedi che tutte le scaglie sono in gran parte sciolte, travasa in una bottiglia o in un contenitore a chiusura ermetica
- Agita di tanto in tanto
- Lascia maturare la gommalacca per almeno 24 ore prima dell’uso.
Le proporzioni della miscela possono variare a piacere, a seconda della densità desiderata della vernice. Se vuoi una vernice al 28%, ad esempio, ti occorrono 280 grammi di scaglie secche messe in un contenitore con 1 litro di alcool.
Una volta che le scaglie si sono sciolte comincia l’esterificazione, vale a dire la lenta modifica della resina in una gomma appiccicosa che non essicca.
Nel laboratorio di falegnameria Bioforme consigliamo di non acquistare la gommalacca venduta già premiscelata, a meno che sul contenitore non sia riportata chiaramente la data di scadenza.
Quanto dura la gommalacca
La gommalacca comune già miscelata in genere dura circa tre anni.
Altri tipi di gommalacca possono avere durate molto brevi, addirittura inferiori ai sei mesi. Meglio perciò se acquisti la gommalacca in scaglie perché è più economica e la prepari per l’uso solo quando occorre.
Se continui a leggere ti dirò come verificare se la vernice di gommalacca che hai preparato sia ancora buona o meno.
Tieni presente che le scaglie di gommalacca si conservano a lungo, ma naturalmente non in eterno. Se hai dei dubbi sul tuo sacchetto di scaglie, basta scioglierne un po’ nell’etanolo e verificare, dopo circa tre giorni, che non vi siano residui gelatinosi in sospensione. Nota che durante l’estate è possibile che le scaglie si raggrumino; non è un difetto, basta che le frantumi prima di mescolarle con l’alcool.
Ti consiglio di usare il normale alcool denaturato per uso domestico. Fai però attenzione al contenuto degli alcool denaturati in commercio: alcuni alcool sono in realtà delle miscele di detergenti diversi, dove l’alcool vero e proprio è presente in percentuali minoritarie.
Leggi attentamente l’etichetta. Nel caso di uso di gommalacche chiare, fai più attenzione perché la colorazione rosata dell’alcool può compromettere il risultato atteso. La tua scelta, in questo caso, dovrebbe andare all’alcool etilico industriale, quello che non ha coloranti. In alternativa però puoi usare l’etanolo puro, quello usato per fare la frutta sotto spirito, ma naturalmente ti costerà di più.
Ultimo accorgimento, ricorda di datare sempre tutti i contenitori di vernice avanzata ricordandoti di indicare anche la densità percentuale.
E veniamo al consiglio che avevo rimandato poco fa: dopo sei mesi dalla miscelazione, prova sempre la vernice prima di usarla: prendi un pezzo di vetro e fanne cadere una goccia sopra, poi controlla che la goccia sia asciutta dopo 5 minuti. Se non lo è, è meglio preparare della nuova vernice.
Come si applica la gommalacca
La gommalacca può essere applicata in almeno tre modi diversi:
- a pennello
- con un tampone
- a spruzzo
Qui descriviamo solo quella a tampone che, a volte, utilizziamo durante i corsi di Bioforme.
La gommalacca infatti perdona un sacco di cose e, se il risultato è orrendo, può essere tolta facilmente e senza danneggiare il legno. Tuttavia preparare e applicare correttamente la gommalacca, richiede molto tempo, come leggerai qui sotto. Per questo nei corsi Bioforme preferiamo utilizzare altre finiture più pratiche e veloci a meno che l’allievo o il progetto non lo richiedano espressamente.
Il metodo di applicazione a tampone è quello che garantisce la lucidità più alta del mobile, ma, è anche la più difficile. Tieni a mente che questo metodo funziona al meglio sulle superfici piatte, mentre non ti offre nessun vantaggio rispetto agli metodi se il tuo mobile è molto ornato.
Puoi partire da una gommalacca al 25% da un numero sufficiente di tamponi.
- Taglia un pezzo di tessuto quadrato di circa 30 cm. di lato.
- Piegalo in quattro per due volte, cosí che alla fine sia un quadrato di 7,5 cm. di lato circa.
- Versa, in piú riprese, circa mezzo bicchiere di alcool (30 ml) sul tampone, e massaggia il tampone in modo che l’alcool venga assorbito uniformemente.
- Ora versa gocce di gommalacca sul tuo tampone per l’equivalente di un paio di ditali, e cerca di distribuire il liquido nel tampone uniformemente.
Parti dal principio della tavola da verniciare, tocca la superficie con il tampone come se stessi planando con un modellino di areoplano.
- Struscia il tampone per tutta la larghezza della tavola senza fermarti e fallo decollare una volta arrivato alla fine della tavola.
- Ripeti questi movimenti in strisce parallele, fino ad arrivare in fondo alla tavola. Verso la fine, la gommalacca applicata all’inizio sarà abbastanza secca per ripassare di nuovo.
I trucchi per un lavoro a regola d’arte
Ripeti questi movimenti finché la superficie diventa appiccicosa ed il tampone incomincia ad incollarsi.
Mantieni sempre il tampone umido, ma senza farlo colare (se strizzando il tampone, ti accorgi che cola vernice, allora è troppa. Quando hai terminato, metti il tampone in un un vecchio barattolo di vetro per la marmellata, cosí potrai riusarlo. Su legno nuovo la gommalacca verrà assorbita presto nelle fibre ed abbastanza secca per la prima carteggiatura con mano leggera (con grana da 320) in un’ora circa.
Dopo la carteggiatura, ripeti dall’inizio fino a quando il tampone diventa appiccicoso nuovamente. Lascia questa mano riposare tutta la notte, quindi carteggia con mano leggera e grana da 320 e poi ripassa con paglietta di ferro. Ripetete il tamponamento un’altra volta e lasciate essiccare un’altra notte. L’ultima passata falla con paglietta unta in glicerina, e deve essere leggerissima.
Per finire si passa il tutto con un panno di cotone, per togliere l’eccesso di olio.
Nota che le tre passate di sopra potrebbero non essere sufficienti a portare il legno alla massima lucentezza; tanti fattori, come la porosità del legno e la vostra mano possono influire notevolmente.
Quindi sarà l’esperienza, come sempre, che vi porterà ai risultai migliori.
E per concludere un breve riepilogo dei principali vantaggi e svantaggi della finitura a gommalacca.
Svantaggi della gommalacca
-Si riscioglie in alcool, quindi profumi e superalcolici la rovinano
-Forma dei segni ad anello quando a contatto con acqua, in particolare se la gommalacca è vecchia od ad alto contenuto di cera.
-Tende a mettere in evidenza graffi. Puoi però aumentare la resistenza ai graffi con una leggera inceratura finale
-La sua durata dopo miscelatura con alcool, come ti ho detto in precedenza, è breve
-Non è resistente ai composti alcalini, come soda, liscivia e ammoniaca, in quanto la sua base acida reagisce con tali composti. Nota che molti detersivi domestici li contengono.
-È sensibile al calore; la gommalacca inizia ad ammollire intorno ai 65 °C, quindi oggetti caldi ne danneggiano la superficie (come ad esempio un ferro da stiro!)
Vantaggi della gommalacca
-Non ingiallisce
-Grande varietà di colori disponibili.
-Ottima aderenza
-Elevata durezza; può essere carteggiata o trattata con abrasivi in genere
-Eccellente come prima mano sigillante, per far sollevare le fibre libere del legno nuovo, per successiva carteggiatura.
-Facilmente riparabile; poichè la gommalacca si riscioglie in alcool, piccoli graffi ed altre imperfezioni si possono riparare con piccoli ritocchi. La nuova gommalacca scioglie parzialmente quella vecchia, mescolandosi completamente.
-Facile da rimuovere. La gommalacca vecchia e nuova può essere tolta con alcool, eliminando la necessità di usare sverniciatori chimici, altamente velenosi e corrosivi.
-È commestibile, quindi può essere usata su utensili di cucina e giocattoli per bimbi.
-Durante l’applicazione ed essiccatura, non genera vapori.
Prodotti consigliati – vendita gommalacca
Se sei arrivato a leggere fin qui, allora sei un vero appassionato del legno 😉 .
Gommalacca dove si compra
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Puoi acquistarla andando in un ferramenta ben fornito oppure qualsiasi in negozio che venda materiale per il restauro. Se nella tua zona non trovi nulla puoi acquistarla online, sfruttando, ad esempio, il link qui sotto.
Come rimuovere la gomma lacca
Puoi rimuovere la gommalacca facendo agire l’alcol denaturato sulla superficie, per poi toglierla meccanicamente utilizzando una paglietta in acciaio.
Oppure puoi utilizzare uno sverniciatore professionale.
Ottimo e chiaro