Una guida completa alle migliori seghe giapponesi.
Un giorno un allievo del corso di falegnameria di Bioforme si avvicinò al maestro Jurek, che stava segando qualcosa con la sega giapponese.
Appena si accorse di cosa stava facendo, gli chiese: “maestro, perchè non usi la troncatrice?“.
Jurek si fermò, alzò lo sguardo verso lo studente e con calma gli rispose: “non occorre un carro armato per schiacciare una zanzara“.
Ecco!
Hai mai provato il piacere di tagliare il legno con un sega, e percepire il legno come burro?
Hai mai segato con una sega manuale con l’assoluta certezza di ottenere un un taglio al laser?
Bene, adesso ascoltami!
Se questo non ti è ancora accaduto allora è sicuramente perchè non hai mai usato le seghe giapponesi. Questi utensili sono utilissimi in tutte le lavorazioni del legno più comuni e frequenti.
Sono seghe straordinariamente affilate e al contrario delle seghe tradizionali tagliano quando si tira e non quando si spinge. Ma su questo come su altri interessanti elementi torneremo più avanti.
Continua a leggere se vuoi capire di più riguardo questi straordinari attrezzi manuali.
Indice dei contenuti
Ricorda che con sega giapponese non si intende una sega particolare quanto piuttosto una tipologia ben precisa di sega. Quindi per questo sarebbe meglio parlare al plurale, cioè di seghe giapponesi.
Il segreto delle seghe giapponesi
Qual è il segreto della precisione di queste seghe?
Te l’ho appena svelato, ma forse non te ne sei accorto. Prova un istante a pensarci.
Se la sega giapponese taglia solo quando viene tirata dal falegname cosa significa secondo te?
Significa che la lama non potrà mai piegarsi durante il taglio!
E allora ti chiederai?
Fai attenzione ora, perchè questo semplice fatto ha almeno due conseguenze fondamentali.
1 – la lama non deve resistere ad una potenziale forza che la fa piegare e dunque può essere molto sottile.
2- una lama sottile significa anche che puoi eseguire un taglio netto e preciso.
Questo vuol dire che devi buttare nel cestino le tue vecchie e fidate seghe tradizionali?
Certo che no!
Implica soltanto che ora conosci dei nuovi strumenti che renderanno il tuo lavoro o il tuo hobby ancor più semplice e soddisfacente.
Il dimensionamento dei denti nelle seghe giapponesi invece è generalmente proporzionale alla dimensione della sega stessa. Una sega più grande di solito ha una dentatura più grande, quindi un taglio più veloce e più aggressivo. La finitura che lascia sarà leggermente più ruvida.
Più piccola è una sega giapponese, più fine sono i suoi denti, e perciò sarà in grado di lasciare tagli estremamente sottili, ma richiedere più tempo per eseguire lo stesso taglio.
I denti da sega giapponesi sono anche graduati lungo la lama della sega.
Cosa vuol dire?
I denti più vicini al manico sono più piccoli e sottili degli altri denti, che sono volutamente più grandi. Ciò consente al falegname di iniziare a utilizzare segare utilizzando il tratto di sega dove i denti sono più fini per poi sfruttare anche i denti più grandi e aggressivi aggressivi una volta che il taglio è stato correttamente iniziato.
La sega giapponese è di almeno 3 tipi.
Scopriamole insieme, così potrai scegliere quella più adatta a seconda dell’operazione in corso.
Sega giapponese Ryoba
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La sega Ryoba puoi ben definirla una sega universale. Taglia infatti in modo ugualmente efficiente sia lungo vena che traverso vena.
Come è possibile?
Presto detto: è affilata su entrambi i lati della lama. Senza considerare il fatto che mancando il dorso puoi facilmente eseguire tagli in profondità.
✔ Beneficio:, poichè ti ho appena detto che la sega Ryoba taglia sia lungo vena che traverso vena, questo significa che non ti serve cambiare sega nel corso del tuo progetto.
✘ Difetto: la grande flessibilità della lama. Per questa sua caratteristica, la sega può incastrarsi nel materiale in lavorazione se si esercita troppa pressione.
Guarda il breve video qui sotto per farti un’idea della facilità d’uso di questo attrezzo da taglio.
Sega giapponese Kataba
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La sega Kataba ha invece un piccolo dorso e una dentatura tipicamente triangolare. Anch’essa ti è utile sia per tagli lungo vena che traverso vena.
✔ Benefici: maneggevole, con profondità pressochè illimitata
✘ Difetti: non ha la doppia dentatura come la sega Ryoba e perciò è “meno” specializzata
Sega giapponese Dozuki
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La sega Dozuki ha una lama sottilissima, sottile e affilata. E’ fantastica, ti offre una precisione di taglio eccezionale. Essendo così sottile le occorre un dorso di rinforzo che ne limita inevitabilmente la profondità di taglio. Però ragazzi, è uno spettacolo 😉
✔ Benefici: tagli precisi come al laser
✘ Difetto: profondità limitata a causa del dorso
Come usare la sega giapponese
Le seghe giapponesi stanno diventanto sempre più popolari sia tra gli artigiani professionisti che tra gli hobbisti. Come tutti gli strumenti però se non li hai mai provati necessitano di un po’ di pratica.
Non ti aspettare subito risultati perfetti e al laser, come dicevo prima. Però una cosa è certa, i risultati, se provi con calma arriveranno e saranno sorprendenti.
Devi cambiare mentalità per usare le seghe giapponesi al meglio: niente forza ma solo leggerezza ed equilibrio.
Con calma appunto…
Come un vero samurai 😉
In Bioforme abbiamo scoperto le seghe giapponesi una decina di anni fa. Da allora sono entrate stabilmente a far parte della cassetta degli attrezzi che tutti gli allievi e le allieve dei corsi di falegnameria imparano ad usare. Quasi tutti al termine dei laboratori di falegnameria decidono di acquistarne almeno un paio.
Insomma, è davvero difficile resistere al fascino dei seghetti giapponesi, soprattutto se ti piacciono gli strumenti di lavoro manuali e gli attrezzi da taglio in genere.