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Come costruire un classico sgabello in legno
Vuoi costruire uno sgabello? Vuoi mettere alla prova le tue abilità manuali con un progetto di falegnameria semplice ed economico?
Materiali
Vai al brico e procurati una tavola di legno da cm 25×150 con uno spessore di cm 2.
Istruzioni
Segui lo schema illustrato nel disegno in fondo all’articolo e con pochi tagli ottieni – le due gambe, le traverse da fissare nelle quattro tacche indicate dal tratteggio sulle gambe e che servono a irrobustire la struttura e, infine, la seduta, che va fissata con quattro viti da 4×40 alle gambe. Per fissare le traverse e la seduta realizza dei fori di invito con il trapano, usando una punta di diametro leggermente inferiore a quello delle viti.
A montaggio ultimato dai una bella passata di carta vetrata fine (da 120 in su), meglio a mano che con la levigatrice, produrrai meno polvere e sarai più preciso. Vernicia poi questo sgabello fai da te con il flatting o degli smalti colorati a tuo piacere.
Per questo progetto sia l’abete che il multistrato di pioppo vanno bene. Sono economici e facili da reperire.
Le misure indicate in questo piccolo progetto si ispirano a quelle indicate dal celebre architetto francese Le Curboisier nel suo “Modulor”, secondo cui l’altezza di uno sgabello dovrebbe essere fra i 30 e i 45 centimetri da terra.
Riepilogo
Per realizzare questo piccolo sgabello in legno sono dunque sufficienti:
- una tavola di abete o multistrato di pioppo larga cm 25, lunga cm 150 e spessa cm 2,00
- 20 viti da legno da 4×40
- seghetto alternativo
- martello e scalpello per le tacche
- trapano con punta da 3 mm
- cacciavite
Buon divertimento!
Lettura consigliata
Lavorare il legno. attrezzi, metodi, materiali, ebanisteria classica. di Ernest Scott
Manuale ricchissimo di illustrazioni chiare e consigli utili. Scritto e curato da persone competenti e del mestiere e fatto per insegnare; indispensabile a chi muove i primi passi nella realizzazione di manufatti in legno, ma anche molto utile a chi già “costruisce” per gli approfondimenti proposti.
Aprendo questo pdf estratto dal libro potete farvi un’idea dell’ottima organizzazione dei contenuti.
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