Utensili per lavorare il legno
Abbiamo già parlato degli attrezzi tipici del falegname, ma non potevamo non pubblicare questa bellissima immagine che riassume in modo mirabile tutti gli utensili per lavorare il legno di tipo manuale indicandone i rispettivi nomi.
A cosa ti serve davvero conoscere i principali utensili e accessori da falegname?
Seguimi e lo scoprirai presto.
Conoscere gli strumenti della falegnameria tradizionale è il primo passo per avvicinarsi a questa attività, che esalta le capacità manuali dell’uomo e per questo stesso motivo diventa fonte di inesauribile gratificazione.
Indice dei contenuti
Come lavorare il legno
Nei corsi di lavorazione del legno di Bioforme, per esempio, pur cercando di utilizzare per lo più utensili manuali, tipici strumenti fai date, si ricorre anche a qualche elettro utensile di piccole dimensioni e semplice manutenzione.
Del resto Bioforme non disdegna affatto la tecnologia, ma cerca di utilizzarla con un approccio creativo (vedi ad esempio le grandi possibilità decorative di una fresatrice) e in modo che possa essere sfruttata da tutti gli allievi in modo semplice e soprattutto economico.
La guida che segue ti darà la giusta ispirazione per cominciare a creare il tuo personale kit di attrezzi da falegname.
Buona lettura!
Lista degli attrezzi manuali per lavorare il legno:
Matita
Ti consiglio di usare la classica matita da falegname la cui mina non ha la sezione rotonda bensì ellittica, schiacciata per permettere di ottenere una punta sottilissima.
La punta, infatti, deve essere sempre ben affilata per aderire al meglio alla superficie di riscontro (una squadra o una riga ad esempio) e offrire così un tratto sottilissimo e dunque preciso. Fermarsi un momento per affilare la punta della matita non è mai una perdita di tempo, ti permette di riprendere fiato e fare una piccola pausa per ragionare con attenzione su quello che stai facendo nonché per perderti nei tuoi pensieri in attesa che arrivi l’idea buona.
Nella foto qui accanto vedi come utilizzare correttamente il taglierino per fare la punta alla matita. E’ importante appoggiare la lama sull’estremità della matita da appuntire e spingere verso l’esterno con il pollice in modo da avere il massimo controllo della pressione e la massima sicurezza.
Taglierino
E’ molto utile per tanti motivi che scoprirai da solo.
Può servirti, solo per fare un esempio, per eseguire l’incisione iniziale sul legno e poi successivamente lavorarlo con lo scalpello o la sega. L’incisione ti aiuta ad evitare la creazione di schegge quando si lavora il legno in uscita traverso vena. Può comodamente essere adoperato anche per affilare la punta della matita come hai appena letto sopra.
I taglierini migliori, quelli più sicuri hanno:
- una punta in metallo
- un’impugnatura antiscivolo
- una sicura ben fatta, quelle migliori utilizzano una rotella, in grado di bloccare la lama nella posizione prescelta, senza alcun rischio che possa muoversi una volta fissata.
Un’ottima alternativa, ancora più sicura, spendendo pochi euro, in più è offerta dai cutter professionali come questo o quest’altro.
Squadra da falegname
Ti consiglio di utilizzare la squadra da falegname, quella senza ipotenusa per intenderci, e con il lato più corto più spesso in modo da poter essere appoggiato ad un bordo e funzionare da guida per tracciare linee a 90° e 45° gradi.
Bolla livella
Usa la livella a bolla d’aria ogni volta che devi valutare se una superficie o una linea sono rispettivamente perfettamente orizzontali o verticali. Per un falegname che abbia concluso il suo mobile ad esempio, è fondamentale controllare che una volta collocato nel luogo prescelto, esso sia perfettamente in piano. Con la livella puoi controllare in un attimo l’orizzontalità di piani e mensole, o la verticalità di antine o divisori e risolvere subito eventuali problemi.
Falsa squadra
E’ composta da due elementi uniti da un perno che ne permette la chiusura o l’apertura; ha un sistema di blocco a vite sul perno che permette di misurare e fissare l’angolo desiderato. La falsa squadra si utilizza per riprodurre l’angolazione desiderata nel caso in cui non fosse a 45° o 90°.
Gattuccio
No, non è un piccolo gatto… il gattuccio è una sega stretta a lama libera, generalmente sottile e rastremata verso la punta.
Il gattuccio ha un manico ricurvo; ti serve per tagliare dove una sega comune con telaio o lama più larga non potrebbe entrare ed è particolarmente adatta ad eseguire tagli circolari.
Truschino
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Il truschino è un attrezzo che viene utilizzato per incidere una linea guida sottile a distanza costante su un piano di legno.
Generalmente è costituito da due listelli di legno duro, chiamati regoli, che possono essere anche graduati. Una o due piccole punte metalliche sono fissate ognuna all’estremità di un regolo e servono per incidere le linee di riferimento sul pezzo. Un supporto in legno con uno o due fori rettangolari passanti nei quali possono scorrere i regoli. Sul supporto è presente un sistema di fissaggio (cuneo o vite) che permette di bloccare i regoli alla distanza voluta. Il truschino si usa fissando la misura dei regoli e facendo scorrere il supporto (battuta) lungo il bordo del pezzo, ottenendo così la tracciatura di una o più linee parallele al bordo.
Pialla/pialletto
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La pialla a mano per legno puoi immaginarla come uno scalpello inserito in una scatola.
Le pialle manuali possono essere realizzate in legno duro, in metallo ma anche ibride con corpo in metallo e legno. La pialla è costituita da:
- un ceppo che è il corpo principale;
- la suola, la parte inferiore del ceppo;
- la feritoia, fessura sulla suola che può essere fissa o regolabile;
- la buca o ganascia, che parte dalla feritoia ed attraversa il ceppo, allargandosi. Attraverso la buca si scaricano i trucioli prodotti dalla piallatura;
- una impugnatura
- il ferro, la parte tagliente della pialla;
- il cuneo che blocca in posizione il ferro nella buca e nella feritoia.
Scalpello
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Lo scalpello ha la lama dritta con il tagliente disposto trasversalmente.
Lo scalpello ti serve per fare incastri, scanalature e correzioni sulla superficie di legno.
Non puoi davvero farne a meno.
Se vuoi saperne di più leggi anche questo articolo che approfondisce le caratteristiche degli scalpelli.
Mazzuolo
Attrezzo usato in falegnameria per battere sullo scalpello, realizzato generalmente in legno duro e normalmente prodotto in proprio dall’artigiano che lo usa. E’ caratterizzato da una testa, la parte più grossa e pesante di forma cilindrica o quadrata e da un manico.
L’uso è simile a quello del martello, ma non è sostituibile da quest’ultimo.
La testa con 60-80 mm di diametro, permette di colpire lo scalpello o le sgorbie con più facilità evitando di ferire la mano del falegname che li usa.
L’uso del mazzuolo, inoltre, riduce l’usura dei manici degli scalpelli o delle sgorbie. Essendo questi ultimi realizzati in legno, battendo con un martello di ferro, in breve tempo tendono a spaccarsi ed a scheggiarsi, rendendo impossibile la lavorazione successivamente a mani nude.
Questo è un errore tipico dei principianti…perciò procurati un mazzuolo, niente martello per sgorbie e scalpelli!!!
Seghe manuali
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Grossomodo le seghe si possono distinguere in due grandi categorie americane o giapponesi?
Le prime lavorano a spinta mentre le seconde, le seghe giapponesi, a trazione.
Consigliamo quelle giapponesi perché solitamente hanno un taglio più sottile e preciso e grazie alla loro flessibilità permettono “manovre” altrimenti impossibili.
Prova per credere 🙂 Se vuoi saperne di più leggi anche l’articolo sulle seghe da falegname che le descrive ad una ad una.
Compasso
Il compasso si usa per la misurazione diretta (come il truschino) e serve per riportare la stessa distanza su altre superfici o ripeterla in sequenza senza errori.
Nella foto qui accanto compare un compasso a punte dritte. E’ particolarmente utile per tracciare linee parallele ai bordi, specie se questi sono sagomati.
Succhièllo
Piccolo utensile manuale ormai caduto in disuso costituito da:
- un’impugnatura per ruotare e far così penetrare la punta nel legno
- un’asta di metallo che costituisce il corpo dell’utensile
- la punta conica fornita di un tagliente elicoidale
- lungo non più di 10-15 centimetri, permette di praticare dei piccoli fori nel legno senza ricorrere all’ausilio di un trapano. Di conseguenza ne esistono di diametri diversi, a seconda della grandezza del foro da ottenere.
Punteruolo
Il punteruolo è un altro piccolo attrezzo a mano utilizzato in falegnameria, tanto semplice quanto utile. E’ simile al bulino che viene invece utilizzato in campo meccanico.
Il punteruolo è composto da un manico in legno o in plastica a cui è attaccato un tondino in metallo appuntito alla sua estremità.
Il punteruolo serve, ad esempio, a marcare sul legno il punto esatto in cui deve essere inserita una vite.
Si procede appoggiando la punta sul punto dove si desidera inserire la vite e poi si preme con forza. Si consiglia di eseguire una leggera rotazione alternativamente a destra e poi a sinistra per agevolare la penetrazione della punta tra le fibre del legno. Si crea così un piccolo foro conico ove inserire la vite. E’ molto utile anche per segnare i punti di foratura in modo permanente e visibile.
Consigli
Trapano a mano con doppio pignone, mandrino ø 8 mm (3/8″)
Tra gli articoli per falegnami, il trapano a manovella, è a torto uno dei più sottovalutati.
E’, in realtà, un attrezzo estremamente utile per tanti lavoretti di precisione e usi domestici in cui è scomodo o faticoso impiegare il trapano elettrico, pesante e ingombrante.
Non dovrebbe mai mancare nel tuo kit da falegname.
E’ adatto anche come attrezzo di scorta da tenere a disposizione nella casa al mare o in montagna.
Il “piccolino” è solido, ben costruito, ergonomico e non ha bisogno di nulla se non di un set di punte e una goccia d’olio ogni tanto.
Può essere affidato anche alle mani dei più piccoli per insegnare loro come forare il legno e ti assicuro che si divertono tantissimo.
Ormai introvabile nei ferramenta…sigh 🙁
Cassetta porta utensili – strumenti fai da te
(Offerta su Amazon – Recensioni – 10 vantaggi di Amazon Prime)
Stai organizzando il tuo laboratorio e vuoi cominciare a mantenere un po’ d’ordine?
Ti consiglio di procurarti una pratica e economica cassetta degli attrezzi dove riporre tutto al sicuro.
Non c’è niente di più fastidioso di dovere perdere tempo prezioso per cercare i propri attrezzi.
Riporli sempre in un unico posto è la soluzione più semplice a un problema che altrimenti può farti saltare i nervi.
Se non ami stare con le mani in mano e vuoi una guida per i tuoi progetti, Bioforme ti suggerisce:
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Bellissimo articolo. In fondo gli strumenti manuali sono sempre i più belli. 🙂 Sono un amante del tradizionale ma vorrei sottolineare, in ambito decorativo, l’importante utilizzo delle fresatrici! E’ vero che non si tratta di uno strumento manuale ma è secondo me uno degli strumenti fondamentali per questo tipo di approccio al legno. Se è vero che è uno strumento economico, basta andare su amazon o fresatrici.info per trovarne una con poche decine di euro tuttavia utilizzarlo è proprio un’altra storia. Per questo la ritengo quasi alla pari con i strumenti manuali, perché la reputo quasi “artigianale” e “artistica”. Grazie per gli spunti. Alla prossima!
Già condivido tutto quanto detto da Silvano e nonostante non ci sia più nulla da aggiungere, complimenti inclusi, ti ringrazio per quella piccola immagine che hai usato in copertina; quando si dice “a cercarle le cose non si trovano e quando non le cerchi eccole che saltano loro da te!!”
(Trapano a mano con doppio pignone… mmm, credo che ci farà un bel pensierino 😉 )
Articolo molto interessante. Mi sto avvicinando al mondo della falegnameria e ogni giorno che passa mi piace sempre di più. Chiedo un consiglio a voi. Dovrei restaurare una porta. La vernice di rivestimento della parte inferiore è praticamente andata via. Posso lavorare solo la parte rovinata o mi consigliate di rimuovere tutta la vernice? In più per fare un lavoro come si deve, vorrei comprare una levigatrice, anche perché credo mi servirà in futuro. Che modello mi consigliate? Questo modello: levigatrice-bosch-pex-400-ae mi piace molto perché ha anche l’aspirapolvere integrato Secondo voi per il mio scopo è appropriata?
Buongiorno Flavio, grazie per la tua attenzione. La risposta dipende dal valore della porta, dal suo stato di conservazione e dal tempo che hai a disposizione. In linea generale, però, per eseguire un lavoro ben fatto, occorre rimuovere per quanto possibile tutta la vecchia vernice dalla porta, per poi carteggiarla a mano e/o stuccarla dove occorre. Per la rimozione puoi utilizzare senz’altro la levigatrice che hai indicato nel caso la porta presenti ampie superfici piane, altrimenti, in presenza di modanature e decorazioni puoi procedere con uno sverniciatore e/o una pistola ad aria calda. Buon lavoro!
Complimenti per il bellissimo articolo .Questa estate in campagna spero di utilizzare i tuoi consigli per i lavori da fare… che sono in scaletta (tavolo lavoro in legno ,con riciclo di pallet)
Grazie